L'attesa per il primo giorno di scuola era tanta, e si sa, in queste occasioni ci si presenta in tiro, col grembiule nuovo e accompagnatori al seguito.
Nello spogliatoio solo posti in piedi per la presentazione delle nuove divise che caratterizzano il pre-gara rubando gli occhi e generando pose autocompiacenti in stile fabrizio corona.
Si risolve positivamente anche l'unica ombra che aveva fatto tenere il fiato sospeso e che riguardava una presunta inadeguatezza del diametro del collo delle maglie.
L'arrivo del Mister permette di effettuare il test probante definitivo.
Quando, non senza qualche difficoltà, la chioma del Testa esce completamente dall'apertura superiore della maglia numero 5, la tensione si scioglie in un applauso liberatorio.
Si va in campo contro il Gold Team C7, compagine per lo più sconosciuta. C'è chi azzarda una parentela con la vecchia conoscenza "Gemelli Diversi", ma non ci è dato di sapere altro.
Il Mister manda in campo Pottiery, Parrino, Isola, Nibbio e il tridente fantasia Bambino, Bo(m)berocche e Fernando.
A fargli compagnia i due cambi The Wall e Pneumo e i quadri dirigenziali al gran completo.
Quella che sembra essere la novità di quest'anno è proprio l'estrema flessibilità dell'organico del Porcogallo, fior di calciatori che all'occasione possono ricoprire ruoli diversi continuando a dare qualità. Così nella serata d'apertura a fianco del Testa troviamo Bartesse in veste di Presidente, il Pulcino con funzioni di Direttore Generale, lo Zio come Direttore Sportivo e Seiminuti come Psicologo/Motivatore.
Se è vero che una squadra comincia ad essere vincente dalla sua organizzazione, è evidente come quest'anno per gli altri saranno cazzi amari.
L'inizio della partita smentisce prontamente l'assunto.
Si cerca di fare gioco, la circolazione è abbastanza fluida, ma dalla metà campo in su si quaglia poco. Il Porcogallo cerca di salire, gli avversari sono molto meno propositivi, ma attenti in copertura e veloci nel ripartire. L'1-0 viene proprio su un contropiede con l'unico avversario bravo a crederci ma la retroguardia poco puntuale nel gestire il 2 contro 1.
La squadra è brava a non scomporsi e ad attaccare ancora più convinta. Ne viene fuori circa mezzora di buonissimo calcio a cavallo tra il primo e il secondo tempo. Nibbio trova il pareggio ribadendo in goal una respinta del portiere, che da par suo si dimostra determinante in più di un'occasione.
Quando non ci arriva lui è un difensore a respingere il pallonetto vincente di Fernando, oppure il palo a negare la gioia del goal allo stesso Stefani proprio a pochi secondi dal fischio finale.
Al termine della gara alla squadra viene proposto un questionario chiedendo di votare le possibili spiegazioni al mezzo passo falso.
Questo il risultato:
1) Il verde delle maglie si confonde col verde del campo 2 voti
2) In panchina c'era troppa gente: troppi (porco)galli a cantare non si fa mai goal 2 voti
3) La giugulare del mister, costretta dal collo della numero 5, non ha permesso alla testa dello stesso di prendere le decisioni giuste 5 voti
L'opzione "4) Sono una sega, la dovevo buttare dentro" non è stata votata da nessuno.
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bài Fabio D.
rimane ì dubbio che le maglie icselle siano delle ultrasmolle, e che quindi le manovre a centrocampo non siano fluide. La conferma l'è venuta dopo il lavaggio a 30°......pare un gilé.
RispondiEliminaMavàppiàndercùl...Anonimo!
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