giovedì 15 luglio 2010

EVO...INVO...O RIVO...?

Eccoci qua…a “bocce ferme”,in qui’frangente di tempo che ogni anno ci riharica in vista della nòva stagione,ma che mette in gran fermento la struttura tènnica di ‘hesta società:cambio-maglia…nòvo nome…restàiling ai’blògghe…eppoi se quarcuno piglia di figlio di troia s’offende anche…

A differenza dell’attr’anni,quando in questo periodo apparivano sul blògghe rendiconti stagionali o megapagellon
i,quest’anno la redazione aveva pensaho semplicemente a un pezzo di “chiusura” che suggerisse personalizzate tabelle pe’mantenessi…vivi e non presentassi come degli “zombi” alla prossima presentazione.Ma all’indomani della chiusura di’sondaggio “pe’i’nòvo nome a questa squadra di merda”,mi rendo conto che s’è già aperta la porta sul prossimo futuro,quindi ecco un articolo che possa fare da tramite in occasione dell’ennesima “mutazione genetica” di questa “specie” e a come siamo destinahi ad andare…controcorrente pe’assicurassi un’esistenza da consegnare ai posteri!

‘Unn’è che nell’urtimi giorni le notizie che c’arriano da giornali e tivvù le sian… “da seghe”,in questo periodo in particolare i’quadro,che ci vien descritto dalle testate nazionali e internazionali mi pare da canna di’gas…se. La crisi economica sta ancora occupando una buona fetta degli articoli de’magazin d’approfondimento, e dove questo ‘unn avviene i giornalisti firmano editoriali psicologici sulla nòva tendenza a “far fòri” l’ex.
Ni’ccaso vu’foste poco interessati a questa,pur reale ma deprimente,cron
aca e vu’cercassi notizie o approfondimenti che vi’distraggano da questo merdaio nella vana speranza d’ arzare i’vostro lièllo curturale,vi se ne propone una estrapolaha (bella parolona,speriamo d’un scordassela alla svèrta…) da una rivista di ‘helle definite :“scientifiho-scazzone”.
L’è vero chell’è tutto relativo e che qualsiasi notizia o evento pol’essere interpretato in modi dièrsi,sehondo la teoria “di’bicchiere mezzo pieno o…mezzo vòto”,anche se pe’capire come cazzo l’è questo bicchiere basta rovesciasselo addosso e la risposta…la ti parrà ovvia!

Comunque tornando a noi,pare che ni’mondo scientifico,quello fatto dai “capoccioni” che ci dovrebbero fornire una spiegazione a tutto,e ‘un si tròino d’accordo su’i’ffatto dell’evoluzione di’mondo,strettamente legata e consequenziale a quella dell’òmo.
Pe’arcuni di ‘hesti pare che l’òmo e i’su’abitàt abbino digià daho i’meglio e da qui in avanti sian solo cazzi da cahare.Mentre pe’la frangia più ottimistica l’evoluzione umana la sia sempre in progressione e porti con sé migliorie anche ai’pianeta ‘ndo si vive.

Io sinceramente mi schiero tra i sehondi,credendo e sperando che i’cammino “positivo” possa essere ancora lungo.Ma di’morto…
Tuttavia essendo realistici bisogna ricordassi che c’è un punto di partenza e uno d’arrivo in tutto e in un processo come questo i’
punto d’arrivo probabilmente sarà un punto di “rottura”da i’quale s’aprirà uno scenario completamente dièrso e inimmaginabile ai tempi d’oggi.
Però…prendendo in esame un “campion
e umano” di casa nostra e analizzandone i’cammino dalla nascita ad oggi,se ne pòle intuire i’probabile futuro,capire se i’su’progresso l’ha digià scollinaho e iniziato la parabola discendente verso un futuro peggiore di’passato.
Lo studio in questione l’è staho fatto sull’evoluzione d’una specie che,partita da lontano ha migrato seguendo la prerogativa della sopravvivenza e adesso affonda le proprie radici (come comunità) nella zona occidentale d’Europa e più precisamente in una regione chiamata Bellariva.
A livello sociale ha aùto i’proprio battesimo co’l’avvento di’Carcio a 7,attività ginniho sportiva parente del Soccer solo con dimensioni di’campo e di’numero di giocatori ridotti,adattata ad atl
eti dalle prestazioni…limitate. Tale specie “umana”ha lasciato traccia in dièrse ere e ha subito,a causa della classificazione scientifica,diverse denominazioni mantenendo indipendentemente dai propri mutamenti e da quelli di’su’abitàt un indissolubile caratteristica: l’essere “una specie…di merda!”

In principio l’è staho i’primate “Australopithecus Ansamensis Sarchiaponis” asociale,goffo ma disincantaho.Dopodiché si son succeduti nell’ordine:“ Australopithecus Combriccolensis Fiascus” elemento di’morto attaccato alla “boccia”e senza i’minimo orgoglio,pe’i’quale questa razza ha rischiato l’estinzione.Poi è venuto l’“Australopithecus Robustus Calcius Sixtum,essere forgiato dalle disgrazie del predecessore e che con umiltà è progredito enormemente.Ed eccoci alla comparsa di’primo homo: l’ “Homo Habilis Calcius Sixtum” che proprio in onore del diretto antenato porta la classificazione finale.
Questi si integrerà con etnie straniere(Homo Romolus e Homo Galluzzus) e supererà fasi molto critiche.L’è i’primo che arriva all’uso della parola e delle tennologìe. L’“Homo Erectus Lemayalensis”nasce invece pe’stupire e creerà un vero e proprio stile sparando cazzahe a raffiha e,grazie alla forte coesione sociale ,arriverà quasi al dominio t
otale dell’umanità.
L’ “Homo Neanderthal Lemayalensis”invece
,leggermente montaho e predisposto a rimediare figure di’cazzo ,rischierà di tornare a “correre co’le scimmie”,riqualificandosi solo sul tramonto della propria era! Adesso siamo all’alba di’periodo dell’ “ Homo Sapiens Porcogallus o ‘Orcogallus”.

Analizzando ‘hesta evoluzione e cogliendo i segnali che questa ci lancia è ipotizzabile(purtroppo)un urteriore passaggio… “evolutivo” che ci porterebbe alla nascita dell’ “Homo poho Sapiens Isola Zugarellus” che della parola ne farà uso solo pe’dire: “io ‘un diho nulla…” e che si farà portatore sano di…bòni pasto.


Ecco che torna(a gola) i’discorso di’bicchiere mezzo empio e mezzo asciutto…


Un’evoluzione l’è tale a prescindere dalla qualità della vita di’soggetto in essere e come tale quindi la si classifica “evoluzione” solo pe’i’fatto che c’è staho un mutamento ni’tempo?
Oppure pe’ c
lassifihalla tale l’è imprescindibile che vi siano elementi oggettivi che certifichino un miglioramento delle caratteristiche di vita di’soggetto?
Eeeeehh…? Poppaaaaaa!!! Classiha espressione dell’Homo Sapiens Supercazzolensis (fòri concorso!)

Perché a vedere quest’urtimo ipotetiho (mica tanto…)passaggio evolutivo c’è poho da ridere e men che meno da sperare.
Che c’abbiano ragione ‘helli che dicono che i’meglio s’è digià visto? Macchéééé…son troppo evoluti ‘helli allo stadio precedente!
Noi siamo convinti che nell’ ipotetico passaggio all’ Homo Sapiens Isola Zugarellus possano rinunciare all’inerzia evolutiva e,dissociandosi, mantenersi a de’livelli qualitativi dignitosi convincendo l’urtimo della specie a spogliassi di certi “ridiholi costumi” e tagliassi quella coda da cavallo.
Pur mantenendo la sua
migliore e proverbiale caratteristica: l’anticipo!

L’uniho modo quindi pe’portare avanti “l’evoluzione” di ‘hesta specie evitando che venga classificata come “involuzione”,l’è attuare una vera e propria…“rivoluzione della specie”!

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