mercoledì 1 aprile 2009

L.E. MAYA L.A. - CHECK POINT 2-2


NON TRADISCONO…MAI!
Possono tradire mogli o fidanzate.Possono cambiare religione o fede politica.Potrebbero (forse) anche cambiar sesso…ma in queste occasioni,questi ragazzi non tradiscono mai.Sotto un impietoso diluvio si è giocata una “signora partita”.Una battaglia senza respiro.Una partita che rimarrà impressa nella storia di questo gruppo.E’ stato un continuo menar fendenti,nel totale rispetto dell’avversario,ma senza timori reverenziali.Due squadre dal differente tasso tecnico(a favore della capolista),ma che si sono equivalse grazie all’anima,al cuore,alla voglia di lasciare un segno sempre e comunque da parte degli uomini del Testa.Sarà soprattutto la motivazione a permettere ai L.E. MAYA L.A. di colmare il gap tecnico e a far si che al triplice fischio del direttore di gara il pareggio sia accettato,senza presunzione,con un briciolo di comprensibile rammarico.
Siamo al rush finale,allo sprint in volata.I gomiti si alzano per trovare il varco e assestare la pedalata decisiva,ormai siamo in piedi sui pedali.Su quattro giornate che mancano alla fine della prima fase della stagione(che condizionerà anche quella 2009/2010),tre sono scontri diretti.Ieri sera era di turno la capolista Check Point,reduce dall’ennesima vittoria nei confronti del Montanino,che nella prima giornata del 19° turno ha già avuto ragione dei Disoccupati.
In campo scendono Bartès…se,Enterogermina e il Parrino (a sostituire Isola in ritardo).Da destra: Intersiti,Pulcino e Panza a centrocampo e Fernando a fare male.A disposizione del Testa: il Bambino in inconsueti calzoncini corti (anche se neri e con le immancabili tasche),Seiminuti,Isola (…con comodo)e lo Zio.
Il Check Point,a dover di cronaca si presenta senza la difesa titolare,ma comunque ciò non cambia di molto il valore della squadra che ha nel centrocampo e nell’attacco il proprio massimo potenziale.Si ha subito l’impressione che sarà una partita da raccontare.Dopo una brevissima fase di studio i “traccianti” cominciano a sibilare dalle parti dei due portieri.Nonostante,come spesso accade,il Check Point vanti un possesso palla maggiore,sarà proprio il suo portiere a correre i rischi maggiori:si supererà su un potente tiro dalla distanza di Fernando,deviato da un difensore e ringrazierà (di nascosto)il cielo,su un’intuizione “Mascariana”,sempre di Fernando,che su una ribattuta della propria difesa riceve palla a centrocampo e di collo tenta il pallonetto che “Gerry”,con malcelato terrore,segue fino a che la palla esce di un…niente.Anche Bartès…se salirà su gli scudi per una parata su un pallone,la quale traiettoria si rivelerà maledettamente avvelenata,ma il “28 barrato”,strafatto di Aulin,avrà riflessi per respingerlo.
Si lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo giocabile.Si cerca con tutte le forze di non cedere un metro di campo all’avversario,tenendolo sotto pressione con le ripartenze a turno di Fernando,dell’inesauribile e ispiratissimo Intersiti e del motivato e “tattico” Bambino.Tutto quello che il Mister Testa aveva chiesto,i “suoi” lo stanno producendo.Aveva chiesto anche,sapendo che mai come oggi sarebbe stato arduo,di arginare le folate della “coppia letale” dei “Check”,cercando di stargli addosso e anche questo sta riuscendo.Entero il Nervoso prima e Isola poi,non perdono di vista i rispettivi bersagli,e forniscono ai laterali di centrocampo le coordinate alle quali corrispondono i movimenti dei loro avversari.Poi c’è la zona nevralgica,occupata dal capitano dei primi in classifica,che all’occorrenza si trasforma nel detonatore di tutti gli attacchi della sua squadra.Quì opereranno,a turno,il Pulcino e il Parrino che dovendo rinunciare alla fase di costruzione del gioco,sia per il campo insidioso sia per il pressing subito,si dedicheranno ad un filtro costante e a fare da elastico nelle varie fasi della partita.Si va al riposo sullo 0-0 e dopo un primo tempo così tirato,c’è da immaginare che il ritmo cali e dal primo errore ne esca il vincitore,ma qui esce la capacità del Testa:cambi veloci e tesi a variare il ritmo della gara(gli strappi per il tentativo di fuga…),cercando di giocare sull’imprevedibilità.I portieri vengono messi a dura prova e Bartès…se avrà di che compiacersi per il miracolo che compierà su una cannonata sporcata dall’ennesima deviazione e che farà gridare al gol prima,e restare allibiti poi quelli del “Check”.
Ma siamo arrivati al primo sussulto:ripartenza allettante per i L.E. MAYA L.A. che però perdono palla per un’incomprensione su uno scambio e contro-break di un centrocampista avversario che scambia corto e fornisce alla punta una palla da non sbagliare,e infatti…è 1-0.
La reazione dei “nostri” è immediata e poco dopo porta al pareggio.Su una combinazione tra Fernando dal corner e Intersiti,vero avvoltoio sotto porta,che di rapina spedisce sotto la traversa il pallone dell’1-1.Sarà più difficile per i Check Point reagire e infatti soccomberanno per la seconda volta grazie ad un eccesso di sicurezza nel palleggio del proprio portiere,che vistosi rubare palla dal “Buitre” di casa nostra,nulla potrà fare se non recuperare alla svelta la palla dal fondo della rete.I L.E. MAYA L.A. sono avanti per 2-1!
“Vispi!”,”Occhio adesso!”,”Niente distrazioni” ci si sussurra mentre il gioco riprende,ma sarà l’arbitro a lasciare un’indelebile impronta sul punteggio,concedendo un rigore su un “fallo procurato” dall’ex-professionista(questo sì),che si parerà davanti al Parrino,che “ingenuamente” cadrà nel tranello.Resta il fatto che “sembrava”,ma non era un fallo.Pensare che Bartès…se per poco non neutralizza il tiro dal dischetto.Si gioca ancora qualche minuto con qualche scaramuccia dettata dalla stanchezza e dalla posta in palio,e sarà solo grazie al portiere Gerry,autore di un paio di mezzi miracoli,che il risultato rimarrà sul 2-2.C’è anche tempo per l’ennesimo show e conseguente primato del Parrino(dopo i tre gialli in una partita nello scorso campionato),che troverà un modo stupido per vedersi sventolare sotto il naso il cartellino rosso,ma riuscire anche nella “Mission Impossible”di far tornare l’arbitro sui suoi passi.La partita terminerà con l’ultimo brivido per i “Check”,ad opera di Fernando che per un’inezia non riuscirà a spizzicare la palla su una punizione dalla distanza del “riabilitato” Parrino.
Alla fine strette di mano sincere e attestati di stima per i ragazzi del Testa da tutta la compagine avversaria e queste,permettetecelo,sono soddisfazioni.


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